quarta-feira, 10 de dezembro de 2014

NOVENA ALL’IMMACOLATA CONCEZIONE (illustrata) Padre Stefano Maria Manelli frate francescano dell'Immacolata

NOVENA ALL’IMMACOLATA CONCEZIONE (illustrata)

Padre Stefano Maria Manelli frate francescano dell'Immacolata

CASA MARIANA EDITRICE
Via Piano della Croce 6
83040 Frigento (AV)
tel.: 0825 444415

INTRODUZIONE

"Il sorriso dell'Immacolata"

Santa Bernardetta Soubirous, la veggente delle apparizioni dell'Immacolata avvenute nel 1858 nella grotta di Massabielle a Lourdes, era ricercata da mol­te persone che, per interesse spirituale, o soltanto per curiosità, volevano parlarle, interrogarla e sapere mol­te cose di quelle apparizioni dell'Immacolata che sta­vano creando un movimento di grande portata nella Chiesa intera e nella Francia, in particolare.
Tra gli altri, un giorno, si presentò a Lourdes un personaggio importante, inquieto e turbato, ben poco credente e per nulla praticante, il quale voleva incon­trare e conoscere santa Bernardetta Soabirous, l'umi­le e povera ragazza, che era sempre molto riservata e tanto timida. Il personaggio riuscì a incontrarla e dopo alcune domande e risposte che lo lasciarono abba­stanza scettico, volle però chiedere a Bernardetta una sola cosa: «Se la Madonna, apparendo, aveva talvolta sorriso, come era il sorriso dell'Immacolata?... poteva la veggente ripeterlo per farglielo vedere? ... ».
Santa Bernardetta rimase subito confusa a questa strana richiesta, e rispose d'impulso che si sentiva del tutto incapace di riprodurre il sorriso dell'Immacolata. Ma, dopo aver detto ciò, avendo compreso che quel personaggio se ne sarebbe andato ancor più deluso e scettico, pensando al bene di quell'anima inquieta e fuori strada, disse con tutta umiltà: «Ebbene, signore, proverò a ripetere quel sorriso dell'Immacolata, ma sappia compatirmi se non riuscirò affatto». La pia Ber­nardetta, allora, si raccolse per alcuni momenti, tenne le sue mani sul petto, e fece quindi un sorriso lungo, così dolce, luminoso ed estatico che quel personaggio, fissando santa Bernardetta, dopo il primo stupore, non potè_fare a meno di cadere in ginocchio lì, davanti a lei, esclamando come fuori di sè:
«Sì, sì, ho visto l'Im­macolata e il suo sorriso!...».
E da quell'istante iniziò la vera conversione di quel personaggio che era scettico e fuori strada; e fu una conversione mirabile per il bene che il convertito iniziò a compiere vivendo una vita eroica di fede, di preghie­ra e di buone opere, senza risparmio di sacrificio per­sonale. "Il sorriso dell'Immacolata" era stato capace di capovolgerlo. Anche la stampa si interessò di quel personaggio, e la sua storia servì di richiamo e di inco­raggiamento a quanti si recavano a Lourdes per otte­nere grazie per l'anima e per il corpo.
"Il sorriso dell'Immacolata" è il sorriso della Piena di grazia ", della "Tutta Bella" (la "Tota Pulchra'), e non può che essere un sorriso di grazia e di amore, di bontà e di bellezza, di candore e di soavità celestiale. Ma se "il sorriso dell'Immacolata" è tutto questo, che cosa deve essere la persona dell'Immacolata, il miste­ro dell'Immacolata? Una risposta a questa domanda ci viene dal libro dell'Apocalisse che ci fa vedere l'Im­macolata come la «Donna vestita di sole, coronata da dodici stelle, con la luna sotto i suoi piedi», Vergine gravida del Verbo Incarnato, suo Figlio (cf Ap 12, 1.2.5). E qui non si può non cadere in ginocchio, medi­tando e contemplando.
   La Novena in onore dell'Immacolata è appunto l'occasione d'oro dell'incontro e della conoscenza del­l'Immacolata nel suo mistero di grazia; e voglia "il sor­riso dell'Immacolata" accompagnarci in questa Novena e svelarsi ogni giorno alla nostra anima inondandola dei suoi raggi divini di amore e di bellezza che sono il sublime riflesso creato dell'increato amore e bellezza di Dio.

Primo giorno

CHE COS'È L'IMMACOLATA CONCEZIONE?

L'Immacolata Concezione è una verità di fede del­la Chiesa cattolica. La dottrina cattolica, infatti, inse­gna che la Vergine Maria, all'atto della sua concezione nel grembo materno, fin dal primo istante, non fu né toccata, né macchiata dal peccato originale, perché ven­ne interamente preservata da esso, e quindi concepita immacolata, ossia tutta pura, tutta piena di grazia. Tale verità venne definita solennemente dogma di fede dal Sommo Pontefice, il beato Pio IX, l'8 dicembre 1854, con la Bolla di definizione dogmatica Ineffabilis Deus. Guardando Maria Santissima e contemplando l'i­neffabile mistero della sua Immacolata Concezione si può riflettere e comprendere bene la differenza fra la nostra concezione macchiata nel grembo della nostra mamma, e la concezione immacolata di Maria, ossia la sua concezione senza macchia avvenuta nel grembo del­la sua mamma, sant'Anna.
Ogni concezione di un essere umano nel grembo materno, infatti, viene sempre segnata, o meglio sfre­giata dalla contrazione del peccato originale che mac­chia l'anima e la deturpa. Perciò è una concezione macchiata da quella che fu la prima colpa, commessa dai nostri Progenitori. La concezione di Maria nel grem­bo della sua mamma, invece, è avvenuta senza la con­trazione di quella colpa, ma con la preservazione totale dal peccato adamitico, e perciò è stata una concezione senza la macchia delle origini, ossia tutta immacolata.
Nella concezione macchiata di ogni discendente di Adamo si ha, quindi, la presenza del peccato originale, che lo deturpa e lo rende, perciò, creatura "fglia del­l'ira di Dio" (cf Ef 2,3). Nella concezione immacolata di Maria, invece, al posto del peccato c'è stata solo la presenza della grazia divina che ha santificato e ha sopraelevato la creatura rendendola "faglia di Dio", facendola cioè «partecipe della natura divina» (2 Pt 1,4), nello stato di pura innocenza, tutta santa, bella e gradita a Dio.
Discendente da Adamo e da Eva, dunque, l'intera umanità, dopo la caduta, era tristemente condannata, purtroppo, alla contrazione del peccato originale all'at­to stesso della concezione di ogni nuovo essere umano nel grembo materno. Soltanto Maria di Nazaret, inve­ce, predestinata da Dio fin dall'eternità quale Madre del Verbo Incarnato, indipendentemente dalla previsio­ne della caduta dei progenitori, non è andata soggetta alla contrazione del peccato originale in vista e per i meriti del Figlio Redentore, pur essendo anch'ella discendente di Adamo e di Eva, figlia della stirpe rega­le di Davide.leggere....

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